C'era una volta, tanto tempo fa, una bimba buona e gentile che viveve in
un bellissimo castello.
Suo padre, rimasto vedovo, aveva deciso di risposarsi con una donna che aveva già due
figlie, Genoveffa e Anastia.
Ma quando, un brutto giorno, la bambina perse anche il papà. la matrignia divenne
molto crudele con lei.
La mandò a dormire in una soffitta e la fece lavorare come una serva.
Mentre le sue sorellastre avevano tutto quello che desideravano, la fanciulla doveva sbrigare
le faccende di casa e stava sempre vicino al camino, tanto che ormai tutti la chiamavano Cenerentola.
Eppure la ragazza era sempre allegra e sorridente.

Era riuscita a trovare moltissimi amici tra gli animaletti che vivevano nella casa, i topolini e gli uccellini.
Per loro cucinava dei minuscoli vestiti.
Un giorno, il topolino Giac la avvertì che un nuovo arrivato, era finito in una trappola per topi.
Cenerentola corse a liberarlo gli regalò una magliettina e lo chiamò Gas.
Più tardi arrivò una lettera che invitata tutte le fanciulle del regno a un gran ballo a corte.
La matrigna disse che anche Cenerentola sarebbe potuta andare, ma solo se avesse
trovato un vestito adatto per l'occasione e se avesse finito in tempo le faccende di casa.

Cenerentola tutto il giorno pulì e spazzo e rassettò...
Intanto i suoi amichetti si davano da fare per cucirle un vestito da ballo.
La sera le fecero una grande sorpresa e Cenerentola fu felicissima.
Indossò subito l'abito nuovo e corse dalle sorellastre per unirsi a loro.
Genoveffa e Anastasia rimasero a bocca aperta quando videro quant'era bella la fanciulla.
Poi però si accorsero che gli animaletti avevano decorato il vestito con nastri e perle
che loro avevano gettato via: "La mia sciarpa... se l'è messa lei!" esclamò Genoveffa.
"Quella è la mia collana! gridò Anastasia.
Erano così arrabbiate, che fecero a pezzi l'abito di Cenerentola, e lei in lacrime si rifugiò in giardino.

"Non piangere, Cenerentola, "disse a un tratto una voce gentile.
"Sono la tua madrina, la fata Smemorina!"
Con un tocco di bacchetta magica, la fata trasformò una bella zucca in un sontuosa carrozza
e quattro topini divennero quattro cavalli bianchi.
Quindi la fata agito di nuovo la bacchetta e, al posto del vestito stracciato, Cenerentola
si trovò addosso uno splendido abito da ballo.
"Devi tornare prima della mezzanotte!" le ricordò Smemorina, "poi la magia svanirà!"
Al ballo, il Principe danzò soltanto con Cenerentola.
La fanciulla non era mai stata così felice!

I due giovani si innamorarono l'uno dell'altra, ma non appena l'orologio cominciò
a battere la mezzanotte, Cenerentola fuggì di corsa dal palazzo e, nella fretta lasciò
cadere una delle sue scarpine di cristallo.
Il giorno dopo il granduca Monocolao andò su tutte la case del regno per ordine di sua
Maestà il Re: doveva trovare la fanciulla che aveva perduto la scarpetta.
Genoveffa e Anastasia provarono la scarpina di cristallo, ma avevano i piedi troppo grandi!

La matrigna disse allora al granduca che non c'erano altre fanciulle nella cas.
Infatti per paura che il granduca la vedesse, aveva rinchiuso la povera Cenerentola nella soffitta.
Giac e Gas entrarono in azione: rubarono la chiave alla matrigna e riuscirono a
liberare Cenerentola appena in tempo.
Quando la fanciulla apparve chiedendo di provare la scarpetta la matrigna fece
uno sgambetto al valletto che la reggeva e lo fece cadere.
La scarpina si ruppe, allora Cenerentola frugò in una tasca e... ne tirò fuori una uguale!
E le stava perfettamente!

Il granduca fu felicissimo di aver trovato la fanciulla del ballo.
E lo fu ancora di più il Principe, che volle sposarla.
Tutti i sogni di Cenerentola si era avverati!



(Testo tratto da "Storie classiche" di Magie Disney)
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