Nel misterioso oriente, ad Agrabah, viveva un ragazzo di nome Aladdin.
Non aveva famiglia ed era molto povero.
Per questo ogni tanto andava al mercato e rubacchiava qualcosa da mangiare per sè
e per il suo amico Abu, una scimmietta.
Quel giorni, però le guardie del Sultano lo avevano inseguito e Aladdin era stato
costretto a fuggire sui tetti.
"Le cose cambieranno," promise Abu.
"Un giorno saremo ricchi e vivremo in un palazzo."
Proprio in quel momento la Principessa Jasmine stava discutendo con suo padre, il Sultano.
Lui desiderava che si sposasse, ma la ragazza non voleva saperne.

Il giorno dopo Jasmine lascio il palazzo di nascosto e si recò al mercato.
Vedendo un bimbo affamato, prese una mela, ma fu catturata da una guardia.
Aladdin, che era rimasto affascinato dalla ragazza. corse in suo aiuto.
La principessa si fece riconoscere e fu liberata, mentre lui fu arrestato e chiuso in una cella.
poco dopo Jafar, il malvagio visir, si travestì da vecchio mercante e si presentò ad Aladdin.
"Aiutami a recuperare una lampada e diventerai ricco," gli disse.
Aladdin accettò.
Jafar lo fece uscire e lo condusse alla Caverna delle Meraviglie.
Quì il ragazzo incontrò un tappeto magico, che gli indicò dove si trovava la lampada.
Abu, intanto, aveva visto un rubino bellissimo e stava per prenderlo quando la caverna
cominciò a crollare.


Fù così che Aladdin si ritrovò bloccato sottoterra.
"Che cosa ci sarà di speciale in questa lampada?" si domandò.
Ma proprio mentre la sfregava per leggere una scritta, ecco che apparve un enorme genio blù.
"Salve Padrone!" disse il genio.
"Posso esaudire tre desideri!"
Una volta usciti dalla caverna, Aladdin desiderò di diventare un Principe, per poter sposare Jasmine.
Ma promise anche che come terzo desiderio avrebbe liberato il Genio.
Da secoli viveva prigioniero nella lampada!
Più tardi Aladdin si presentò a Jasmine come il principe Ali Abàbua e la convinse a fare
un giro sul tappeto magico insieme a lui.

Jasmine capì presto che quello era il ragazzo che aveva conosciuto al mercato, ma Aladdin
nmon volle dirle tutta la vertà e le raccontò di essere un Principe che ogni tanto si divertiva
ad andare al mercato vestito da straccione.
Poi Aladdin riaccompagnò la Principessa e lei lo ricompensò con un bacio.
Un pò intontito dalla felicità Aladdin non si accorse che le guardie di Jafar lo stavano aspettando.
Lo presero e lo legarono, e infine lo gettarono in mare.
Per fortuna, però, non trovarono la lampada.
Aladdin potè così esprimere il suo secondo desiderio e chiese al Genio di salvargli la vita.

Aladdin tornò a palazzo.
E Jago, il pappagallo di Jafar, riuscì a rubargli il prezioso oggetto per darlo al suo padrone.
Ora il Genio doveva obbidire a Jafar!
Il perfido visir volle essere trasformato in sultano e Jasmine e suo padre divennero i suoi schiavi.
Jafar volle anche che Jasmine lo coccolasse e obbedisse a tutti i suoi capricci.
Inoltre, come secondo desiderio, chiese al genio di dargli i poteri di uno stregone invincibile.
Per vendicarsi di Aladdin, lo spedì in cima a una montagna innevata dove il ragazzo
sarebbe morto di freddo.

Aladdin non aveva più forze quando arrivò il tappeto magico, che riportò lui e Abu dritti da Jafar.
Il visir, vedendolo, si infurio moltissimo.
Era deciso a liberarsi di quel ragazzo una volta per tutte.
Ma Aladdin trovò un modo per ingannarlo.
"Il Genio sarà sempre più potente di te!" gli disse.
Jafar cadde nel tranello e, invidioso, chiese come terzo desiderio di essere trasformato in genio.
Non sapeva però che ogni genio è prigioniero di una lampada!
Immediatamente una lapada nera appare e Jafar fu risucchiato al suo interno.
Adesso sarebbe stato lì dentro per sempre.
Il Sultano ringrazio Aladdin e accettò che sposasse Jasmine, anche se non era più un
ricco Principe.
Allora Aladdin si ricordò che doveva mantenere una promessa: "Genio, desidero che
tu sia libero!" ordinò.
E il Genio lo esaudì con grande piacere!


(Testo tratto da "Storie classiche" di Magie Disney)
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