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Ora vieni con me, verso un mondo d' incanto... Principessa, è tanto che il tuo cuore aspetta un sì!
~ da "aladin" ~
Il Pollastro e la Perla

Un giorno, in un letamaio,
un pollastro stava cercando
qualcosa da poter beccare....
Finalmente e con somma
sorpresa trovò una perla...
"Tu" disse il pollastro "così
bella e preziosa sei qui abbandonata
in un luogo così indegno e puzzolente"!!!!
Se qualche avido ti avesse notato prima di me, tu saresti già tornata, da un pezzo, al tuo vecchio splendore...
Ora, siccome e purtroppo per te, ti ho scoperto io... tieni presente, disse il
pollastro, che avrei preferito
di gran lunga qualcosa da mangiare e così questo incontro non è servito ne a te ne a me.
Irato e indispettito il pollastro diede un calcio alla povera perla e si rimise a razzolare per cercare qualcosa da mangiare.

(Tratto dalle favole di "Fedro")
Il lupo e l’asino

Un lupo illuminato, divenuto capo di
un branco, impose la sua legge, ovvero: tutti dovevano dividere ogni preda catturata durante la caccia e assegnare a ciascuno una parte
uguale del bottino, perché, pensava
a ragione, che i lupi rimasti a bocca asciutta si sarebbero prima o poi sbranati tra di loro.
Si fece allora avanti un asino che scuotendo la criniera disse:”Bella e sensata davvero, l’idea del lupo!
Come mai però “tu”, disse rivolgendosi al capo, hai riposto nella tua tana il bottino di ieri?
Su dunque condividilo con gli altri e spartiscilo”.
Il capo dei lupi allora, svergognato, fu costretto ad abolire la legge.



(Tratto dalle favole di "Fedro")
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L’Aquila e la volpe

C'era un volta un'aquila che non riuscendo a trovare cibo per i suoi piccoli, scorse finalmente i cuccioli di una volpe, e li rapì.
La madre dei poveri cuccioli allora, tentando di inseguirla, implorò l'aquila di non darle un così grosso dispiacere, ma quella non accolse le parole della volpe e continuò a volare...
Piangente e addolorata, la volpe, individuò l'albero sul quale c'era il nido costruito dall'aquila.
Senza pensarci due volte raccolse allora quanta più sterpaglia potè, appiccicando poi il fuoco al povero albero...
Costretta ormai alla resa e per strappare i propri piccoli al pericolo di morte, il volatile, restituì alla volpe i suoi cuccioli sani e salvi, implorandole la grazia.



(Tratto dalle favole di "Fedro")
Il topo e la rana

Il topo per poter attraversare più facilmente un fiume, chiese aiuto alla rana.
La rana con un filo lega ad una delle sue zampe di dietro uno dei piedi anteriori del topo.
Quando a nuoto furono arrivati a mezzo del fiume, la rana, tradendo la parola data, si tuffò sott'acqua e si trascinò dietro il sorcio.
Morto il sorcio venne a galla e ondeggiava sui flutti.
Il nibbio che volava adocchiò la preda: strappò il topo e insieme portò via la rana che era con esso legata.
La perfida, che col tradimento aveva attentato alla vita dell'altro, trovò insieme la rovina anche lei e fu distrutta.




(Tratto dalle favole di "Fedro")
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